Laura Saddi | Le voci dell'Io

 Mostra d’arte contemporanea

 

Laura Saddi, Le voci dell'Io, 2023, dittico - Spazio e Movimento, Cagliari
Laura Saddi, Le voci dell'Io, 2023, opere in mostra - Spazio e Movimento, Cagliari
Laura Saddi, Le voci dell'Io, 2023, silhouette - Spazio e Movimento, Cagliari

Un viaggio introspettivo evocato da enigmatiche silhouette

Le voci dell’Io è l’ultimo progetto espositivo di Laura Saddi
ospitato da Spazio e Movimento dal 14 al 28 gennaio 2023.
Curatela e testo critico sono di Ivana Salis, fotografie di Massimiliano Frau
e progetto grafico di Studio Deposito.

“Le voci dell’Io” raccoglie una serie di opere inedite che sono l’esito di un periodo di profonda riflessione sul nostro tempo, così insopportabilmente dominato da un vivere superficiale e inconsistente, sul quotidiano bombardamento di immagini proveniente in particolare dai social media, che spesso veicolano una perfezione tanto irreale quanto contraddittoria, sul cortocircuito comunicativo che ne è derivato, sull’incapacità di sapersi ascoltare e di ascoltare la realtà.

“Le voci dell’Io” segna il ritorno di Laura Saddi al linguaggio pittorico puro e allo studio della forma ripetuta attraverso una serie di silhouette, che rappresentano dei ritratti enigmatici immersi in una dimensione surreale nella quale si fondono umano e ferino, la luce del colore e l’oscurità del nero.

«[…] Nelle diciassette opere inedite di questa mostra sono tante le voci, quelle dell’Io, come lei le ha definite, che ascolta e dipinge, lavorando come se stesse scavando nell’interiorità umana, togliendo velo dopo velo.

È un processo analitico, in cui si rappresentano diverse qualità: la necessità di celare dietro apparenti fronzoli parti di noi, oppure di renderle visibili, migliorate e abbellite; la bestialità, latente e feroce, dove uomo e animale appaiono in un’unica forma, richiamando memorie dionisiache, e infine la capacità di rinascere e rinnovarsi, come germogli tra la terra rocciosa.

 

I visi scompaiono, diventano ovali vuoti, senza caratterizzazione di genere e sono il varco da cui l’artista inizia a muoversi in questo viaggio dentro l’interiorità.

Una funzione portante dal punto di formale è assunta dalle varianti con cui è trattata la testa, ornata da imponenti copricapi che riportano a certi ritratti cinquecenteschi, oppure ibridata con parti animali e vegetali. In queste opere si ritrovano simboli propri dell’immaginario di Saddi, come la figura dionisiaca, che incarna la dualità uomo – animale.

Particolare è la scelta dell’annullamento totale della luce nelle opere monocrome, dove il nero assume significato mistico e alchemico, poiché il riferimento antropomorfo non scompare come nelle opere suprematiste e minimaliste che hanno connotato la fortuna del nero nella storia dell’arte.

Si tratta di una scomparsa, solo apparente. La silhouette è sempre la stessa, si intuisce: il nero diventa consistente, è quasi denso. In questa fase di ricerca simboleggia una fase iniziatica, il collegamento tra la conoscenza e la scoperta. […]»*

*Ivana Salis, “Laura Saddi. Le voci dell’Io

Laura Saddi, Le voci dell'Io, 2023, inaugurazione - Spazio e Movimento, Cagliari
Laura Saddi, Le voci dell'Io, 2023, l'artista con un visitatore - Spazio e Movimento, Cagliari
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